Resumen vinos 2023

I miei vini 2023

Come passa velocemente il tempo! È passato un anno ed è tempo, ancora una volta, di fare il punto sui vini degli ultimi dodici mesi. Quest’anno non sono salito sul podio nei campionati a cui ho partecipato, ma ciò non significa che abbia smesso di vivere grandi momenti attorno ad una bottiglia di vino. Questi sono i dodici vini dell’anno (tredici, perché ne includo un duo) che, per un motivo o per l’altro, mi hanno emozionato.

1º) CHAMPAGNE LA CLOSERIE. LE BEGUINES.

Era da un po’ che non lo bevevo e quando il mio amico David Carril ce lo ha dato alla cieca, mi è piaciuto molto. Forse il miglior pinot meunier che conosco.

2º) CHAMPAGNE BARADON MICHAUDET. MILLESIME 2007.

A Pasqua io e mia moglie abbiamo trascorso qualche giorno in Champagne e abbiamo soggiornato presso il country hotel della cantina Baradon Michaudet, a Le Mesnil sur Oger, dove lo Chardonnay regna sovrano. Che piacevole sorpresa scoprire i loro vini!

3º) DOMINIO DELL’AQUILA. 2019.

L’anno scorso era già sulla lista, anche se si trattava del Viñas Viejas e di un’altra annata. Ogni volta che bevo questo albillo penso ai migliori vini della Borgogna. Chi non l’ha provato, è troppo tardi.

4º) DOMINIO DI ATAUTA. LLANOS DEL ALMENDRO 2016.

Un regalo del mio amico David da parte di un altro amico, Jaime Suárez. Un vino in cui eleganza e finezza convivono con robustezza. Una meraviglia.

5º) CONTINUA. VIÑA DEL OLIVO 2014.

Il mio amico Gaspar ci ha regalato questo vino alla cieca durante una delle nostre degustazioni da Marinetta Mía ed è stata un’altra delizia. Una freschezza e una finezza che creano dipendenza.

6º) IL DUO LA RIOJA ALTA, SA. GRAN RESERVE 904. VENDEMMIA 1990. E CHATEAU DURFORT-VIVENS 2009.

Ho fatto emergere questo binomio in occasione della degustazione alla cieca che dovevo organizzare a luglio. Erano due di quei vini che restano impressi a lungo nella memoria. Due Paesi, varietà completamente diverse, ma con un fil rouge storico.

7º) CHATEAU ANGELUS 1995.

Forse è stato questo il vino che mi è piaciuto di più quest’anno. Ci sono molte qualificazioni per questo vino, anche se lo lascerò con una semplice parola: rotondo. Bere con i miei amici del Comune di Benagéber.

8º) CASTELLO LE PUY. 2019.

Era da un po’ che non bevevo questo merlot di Saint Emilion e questa volta l’ho fatto a Mevino, con i miei amici Vicente e Maricruz. Forse il vino con il miglior rapporto qualità-prezzo di Bordeaux.

9º) GIUSEPPE MASCARELLO. MONPRIVATO 2017

Barolo, sempre barolo!, ma se è con un Mascarello Monprivato molto meglio. Uno dei miti del Piemonte da non perdere, almeno una volta all’anno.

10º) GAJA. DAGROMIS. BAROLO 2017.

Quanto detto per Monprivato vale per questo Dagromis. Gaja è un altro dei produttori che trasformano tutto ciò che toccano in oro liquido. Eccezionale.

11º) LE RAGNAIE. BRUNELLO DI MONTALCINO 2018.

Siamo ancora in Italia e quest’anno ho preso in simpatia i vini italiani. Ho avuto la fortuna di provare questo Brunello in due occasioni a distanza di una settimana l’una dall’altra e spero che arrivi presto la terza volta.

12º) BIONDI SANTI. BRUNELLO DI MONTALCINO 2011.

Ancora una volta ripeto il vino, anche se questa volta era un 2011. Biondi Santi potrebbe essere tra i miei dodici vini dell’anno ogni anno. Tifoso assoluto.

Selezionare i dodici vini dell’anno non è facile, dato che molti sono stati degustati con amici diversi, quindi grazie a tutti coloro con cui ho condiviso un vino nel 2023, perché è stato sicuramente un momento felice.

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