Vinificazione

I diversi modi di vinificare

Ci sono tanti modi di vinificare!!!! Nessuno di essi è migliore o peggiore, tutti sono validi per ottenere grandi vini. Va da sé che lo scopo di questo post non è quello di fornire una spiegazione tecnica della vinificazione, ma semplicemente di sottolineare che il processo di trasformazione del mosto in alcol può essere effettuato con tecniche diverse e che ognuna di esse offre un risultato diverso.

Nel corso del tempo, ognuna delle diverse regioni vinicole ha utilizzato il sistema ereditato dai propri antenati, che di solito coincide con il segno distintivo di una zona. Nella maggior parte di esse, le botti, nelle loro diverse forme, hanno avuto una forte presenza. Oggi, tuttavia, sempre più produttori cercano di privilegiare la frutta rispetto al legno.

La conversione del mosto in alcol avveniva storicamente in anfore e vasche di pietra, poi in vasche di cemento e oggi in vasche di acciaio inox. Con questi sistemi, l’espressione del frutto è assicurata. In alcuni luoghi, la fermentazione avviene ancora oggi in grandi botti o in tini di legno usati, il cui contenuto di legno, a causa delle dimensioni e dell’usura, è piuttosto limitato.

È nel processo di invecchiamento che l’uso di botti di rovere, sia francese che americano, ha tradizionalmente regnato sovrano, impregnando gran parte dei vini, soprattutto in Spagna, di vaniglia, tostatura, torrefazione e altri aromi terziari associati al legno.

Oggi, alla ricerca della purezza del vino, sempre più vignaioli hanno ridotto l’uso di botti durante l’invecchiamento, soprattutto quelle dei primi anni, oltre a utilizzare vasche innocue per la fermentazione, siano esse in acciaio inox, cemento o anfore.

La realtà è che, nel corso degli anni, i produttori hanno ottenuto vini di qualità superiore. Gli additivi chimici appartengono al passato e c’è una crescente consapevolezza della necessità di produrre vino nel modo più naturale possibile. Il progresso della viticoltura negli ultimi due decenni è stato molto importante grazie al rispetto del terroir, allo studio del territorio e all’uso di tecnologie ben comprese. Perché alla fine non dobbiamo dimenticare che l’importante è che il paesaggio e l’uva si riflettano nel vino che stiamo per bere.

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